Comportamento della capra al pascolo

La capra svolge al pascolo un’intensa attività motoria, con elevati dispendi energetici, allo scopo di cercare le specie vegetali più gradite. Questo è dovuto al fatto che è un ANIMALE MOLTO SELETTIVO, sempre alla ricerca di piante o loro parti con un maggior valore nutritivo, evitando di consumare piante nocive.

La capacità selettiva è da un lato trasmessa geneticamente, dall’altro trasferita dalla madre alla prole durante lo svezzamento. Questo fa sì che capre allevate in ambienti differenti mostrano preferenze alimentari differenti.

La capra presenta una indubbia superiorità nell’utilizzare alberi ed arbusti rispetto a ovini e bovini, ma quando l’erba abbonda al pascolo anche la capra la preferisce, mostrando comunque un comportamento selettivo anche nelle scelta delle specie erbacee.

Su pascolo naturale di tipo erbaceo, mediamente le capre selezionano una dieta costituita dal 70% di graminacee (loietto, bromo, erba mazzolina, avena etc.), dal 25% di specie erbacee di varia natura (cicorie, carote selvatiche, malva, ranuncolo etc.) e dal 5% di leguminose (trifogli, mediche etc.).

Queste ultime non sono molto gradite per la loro azione negativa sulla digeribilità e per la loro scarsa appetibilità per la presenza di tannini e terpeni. La capra tende a selezionare soprattutto piante o loro parti ricche di sostanza secca organica digeribile e di proteina grezza, preferendo quindi apici fogliari, giovani germogli, fiori.

foto Anna La Contana

In pascoli ricchi di specie legnose, le capre utilizzano piante e parti di piante molto diverse tra loro, anche dal punto di vista della digeribilità. La maggior parte degli arbusti ha un valore nutritivo medio-basso, ma consentono di mantenere un livello nutrizionale efficiente durante tutto l’anno, anche quando le specie erbacee sono dormienti (inverno) o povere di principi nutritivi (estate).

La capra predilige solitamente le foglie o i giovani steli delle piante legnose, che contengono un tenore più alto di proteina grezza.

In generale comunque l’ingestione delle capre al pascolo aumenta tanto è maggiore la varietà delle specie vegetali presenti, soprattutto quando queste hanno un livello nutrizionale piuttosto basso o sono poco appetibili.

foto Fattoria I Gratèr

Rispetto alle pecore, le capre trascorrono meno tempo a ingerire l’erba, così come meno tempo è destinato alla ruminazione; il TEMPO DEDICATO AL PASCOLAMENTO dipende comunque dalla disponibilità di erba, dalla composizione botanica e nutritiva dell’erba e dall’integrazione alimentare.

Le capre dedicano al pascolamento più tempo tanto minore è la concentrazione proteica delle essenze ingerite, in quanto è maggiore il tempo speso alla ricerca di specie vegetali più proteiche.
Se il pascolo è libero, l’attività di pascolamento si concentra all’alba e al tramonto, corrispondenti ai due pasti principali, in caso contrario si attua nell’intervallo tra le due mungiture giornaliere, per un tempo variabile dalle 4 alle 8 ore. L’attività di pascolamento si riduce di molto durante le ore di buio.

Le condizioni climatiche influenzano il comportamento al pascolo: a differenza delle pecore, se piove le capre smettono di pascolare cercando riparo e riducono l’attività di pascolamento anche con forte vento; nelle giornate più calde o piovose, è favorita la ricerca di alberi e arbusti che forniscono anche riparo, mentre in quelle più fredde è maggiore il consumo di specie erbacee.