Caciocavallo di Ciminà

Luogo di produzione: provincia di Reggio Calabria nei comuni di Ciminà e Antonimina, parte del territorio dei comuni di Platì, Ardore e Sant’Ilario dello Jonio.

Materia prima: latte vaccino e caprino.

Caseificazione: il latte crudo viene portato a 30° e addizionato di caglio. La cagliata viene rotta a forma di nocciola, raccolta e depositata su un tavolo, sia per lo spurgo che per la fermentazione che dura 4-10 ore. A questo punto avviene la filatura e la formatura. Il prodotto finito viene legato e appeso alle pertiche.

Stagionatura: può essere consumato dopo pochi giorni ma l’ideale è farlo stagionare almeno un mese.

Caratteristiche: formaggio grasso a pasta semidura filata. La crosta è dura e rugosa, la pasta va dal morbido al semiduro a seconda della stagionatura. Con la stagionatura il prodotto diventa piccante.

Curiosità: è un presidio Slow Food, si abbina molto bene con vini rossi. E’ l’unico formaggio formato da due testine, ha un peso che va dai 2-3 Kg.