Criptosporidiosi

E’ una malattia parassitaria che provoca ritardi nella crescita e spesso la morte dei giovani animali a causa di forti diarree.

SPECIE COLPITE
Bovini, ovini, caprini, cavalli, cervidi e uomo.

AGENTE PATOGENO
Cryptosporidium parvum è un protozoo che infetta un’ampia varietà di vertebrati, tra cui le capre.
Le oocisti (stadio del protozoo presente nelle feci degli animali infetti) vengono emesse all’esterno e contaminano i pascoli e le acque. Esse contengono 4 elementi infettanti (gli sporozoiti) e, assunte insieme all’alimento o all’acqua da bere, sono digerite. Gli sporozoiti liberi arrivano nell’intestino tenue dove vengono racchiusi in una sorta di capsula formata dai microvilli intestinali. All’interno di ognuna di queste capsule il protozoo si moltiplica diverse volte e giunto a maturità viene espulso con le feci.

EPIDEMIOLOGIA
La criptosporidiosi è una malattia che, sia nei casi umani che in quelli animali, viene presa con l’assunzione di acqua o alimenti infetti dalle oocisti del protozoo. Vengono colpiti neonati e capretti dai 3-5 giorni d’età fino alle due settimane di vita.

SINTOMI
Questa malattia provoca forti diarree, febbre, disidratazione, inappetenza, calo ponderale. Le feci diarroiche sono di colore giallastro.

PREVENZIONE E CURA
Fondamentale l’igiene degli alimenti e il rispetto delle norme di biosicurezza. Evitare il contatto con gli animali provenienti da pascoli non conosciuti e isolare rapidamente tutti quei giovani capretti che presentano i sintomi sopraelencati.

E’ bene garantire un’ottima igiene della lettiera nel periodo dei parti, perchè le capre (stressate e immunodresse per gravidanza) tendono a rilasciare nell’ambiente un maggior numero di agenti patogeni.

Esiste una sola molecola efficace a combattere questa patologia: l’Alofuginone; in alcuni casi viene usata però anche la Paromicina.