Frisa Valtellinese o Frontalasca

DESCRIZIONE DELLA RAZZA

Origine e diffusione

Originaria di Frontale in Val di Rezzalo, località dell’alta Valtellina (SO), è conosciuta come razza Frontalasca.

Dalla sua zona di origine si è diffusa in tutta la Valtellina; oggi esistono gruppi consistenti anche in Valmalenco, Val Masino e Val Chiavenna (SO). E’ da ritenere di ceppo analogo a quello della razza Striata Grigionese.

Il Registro Anagrafico di razza è stato attivato nel 1997.

Caratteri tipici

Taglia: grande, robusta, piuttosto muscolosa e ben proporzionata. Altezza media al garrese nelle femmine: 78 cm.

Testa: leggera e fine nelle femmine, con profilo fronto-nasale rettilineo; orecchie portate di lato, obliquamente ed in avanti, con sfumature bianche. Le corna sono portate indietro a scimitarra; esistono soggetti acorni.

Collo: il collo è lungo ma robusto, con presenza o meno di tettole.

Tronco: lungo, con linea dorso-lombare rettilinea, groppa di buono sviluppo e mediamente spiovente.

Apparato mammario: mammella per lo più globosa nelle primipare, tendente al piriforme con l’avanzare dell’età, capezzoli ben sviluppati e forte apparecchio legamentoso di sostegno.

Arti: solidi e ben proporzionati.

Mantello: tipicamente nero, ad eccezione di due caratteristiche striature bianche ai lati della testa, del ventre (carattere che può mancare), del sottocoda e delle estremità degli arti, anch’essi di colore bianco; il pelo è di media lunghezza, folto e lucido.

Pelle e pigmentazione: pelle fine ed elastica.

Difetti di tipo zoognostico che precludono l’iscrizione al Registro: presenza di macchie bianche sul mantello in regioni non tipiche, corna non tipiche.

Razza che presenta un’altissima percentuale di soggetti fenotipicamente omogenei.

Caratteri riproduttivi

tasso di gemellarità = 165%

Tipo di allevamento

Viene allevata secondo sistemi tradizionali, che prevedono lunghi periodi di pascolamento semibrado nella stagione favorevole e stabulazione invernale.


CARATTERI PRODUTTIVI

Dati AIA (2004)

Attitudine: produzione carne e latte


OBIETTIVI DELLA SELEZIONE

Conservazione della variabilità genetica, miglioramento dei parametri utili alla produzione della carne, salvaguardia delle caratteristiche di rusticità.


PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SULLA RAZZA GARGANICA

Rubino, R Goat breeds in Italy. Animal Genetic Resources Information. 1993. No. 11, 47-62.

Brambilla, L. A. Noè, L Local breeds of goats: an economic and genetic opportunity. [in Italiano] L’Informatore Agrario. 1998. 54: 19, 61-65.

Ajmone-Marsan, P. Pocar, P. Kuiper, M. Cicogna, M Genetic diversity in rare northern Italian goat breeds as revealed by AFLPTM markers. Zootecnica e Nutrizione Animale. 1999. 25: 3, 147-156.

Gorni, C. Nicoloso, L. Crepaldi, P. Pocar, P. Brambilla, L. Cicogna, M AFLP markers for the evaluation of genetic variability in goat breeds from the Alps of the Lombardy region. Recent progress in animal production science. 1. Proceedings of the A.S.P.A. XIII Congress, Piacenza, Italy, 21-24 June, 1999. FrancoAngeli srl,Milano, Italy: 1999. 188-190.

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Crepaldi, P. Giovenzana, S. Cicogna, M Growth of suckling kids of two goat breeds of the Lombardy Alps.Proceedings of the 7th World Congress on Genetics Applied to Livestock Production, Montpellier, France, August, 2002. Session 11. Institut National de la Recherche Agronomique (INRA),Montpellier, France: 2002. 0-4.

Feligini, M. Cubric-Curik, V. Parma, P. Curik, I. Greppi, G. F. Enne, G Polymorphism of kappa -casein in Italian goat breeds: a new ACRS-PCR designed DNA test for discrimination of A and B alleles. Food Technology & Biotechnology. 2002. 40: 4, 293-298.

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Caroli A, Chiatti F, Chessa S, Rignanese D, Bolla P, Pagnacco G. Focusing on the goat casein complex. J Dairy Sci. 2006 Aug;89(8):3178-87.

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