Mungitura Meccanica

La mungitura meccanica simula l’azione della poppata del capretto senza alterare le caratteristiche fisico-chimiche del latte né recare danni alla mammella.

I vantaggi sono una maggior igiene in generale e quindi una maggior qualità del latte, un maggior comfort sia dell’animale sia della mammella.


Tecnica di mungitura

Una buona tecnica di mungitura è fondamentale per assicurare un buono stato di salute agli animali e un latte di elevata qualità.

Nella fase pre-mungitura, è consigliabile pulire i capezzoli con carta imbevuta di disinfettante a base di iodio ed eliminare i primi getti di latte ricchi di microrganismi patogeni.


Durante la mungitura, è bene non far entrare aria tra guaina e capezzolo, che può causare reflusso di latte; inoltre bisogna evitare un’eccessiva trazione della mammella, utilizzando gruppi prendicapezzolo leggeri (guaina in silicone e portaguaina in plastica).


Nella fase di fine mungitura, è bene evitare la sovramungitura lasciando il gruppo prendicapezzolo attaccato anche a mungitura conclusa; inoltre è necessario chiudere il rubinetto del vuoto prima di staccare il gruppo, per non causare lesioni alla mammella.


Al termine della mungitura i capezzoli devono essere immersi in soluzione disinfettante a base di iodio, che li proteggerà fino alla mungitura successiva. Successivamente si procederà alla pulizia dell’impianto.


Impianti di mungitura

Esistono diverse tipologie di impianto di mungitura idonee per gli allevamenti caprini:

  • carrello per mungitura in stalla
  • secchio per mungitura in stalla
  • impianto a lattodotto per mungitura in sala, e di questi
    • a fossa
    • a spina di pesce
    • a tunnel
    • rotativo

Impianto a carrello

Costituito da un telaio mobile su cui sono presenti il motore (a scoppio o elettrico), il vaso di raccolta del latte e il gruppo prendicapezzoli. È consigliabile per gli allevamenti di piccole dimensioni, in quanto la sua capacità operativa è di 40-60 capi/ora, con bassi costi ma maggiore richiesta di manodopera.


Impianto a secchio

È un vero e proprio impianto di mungitura, costituito da pompa, regolatore del vuoto e serbatoio installati in un locale adiacente la stalla; ogni gruppo prendicapezzolo presenta un secchio sottostante in cui viene raccolto il latte. È un impianto poco costoso e che consente il controllo del latte munto, ma che richiede maggiore manodopera per il trasferimento del latte.


Impianti a lattodotto

A fossa

In questo tipo di impianto l’operatore è situato in una fossa, mentre le capre sono ad un livello superiore, una a fianco dell’altra. L’aggancio del gruppo prendicapezzolo avviene posteriormente e questo può a volte essere difficoltoso, soprattutto per le capre con capezzoli inclinati in avanti. Il numero di poste varia da 12 a 48.

Azienda David’s Goashof

A Spina di Pesce/Pettine

È sempre un impianto a fossa, ma gli animali sono disposti in posizione obliqua/parallela e l’attacco del prendicapezzolo è laterale/frontale.

Azienda Guainazzi

A tunnel

Gli animali si dispongono in fila indiana, uno dietro l’altro; in questo caso non sono né catturati né alimentati, con riduzione dei tempi di mungitura. Lo svantaggio è che il numero di poste è ridotto a 4-6.

Rotativo

È un impianto costituito da una piattaforma circolare sopraelevata (80-90cm da terra), fatta girare da un motore elettrico. Gli animali si dispongono nelle poste sulla piattaforma e l’operatore può stare al centro o all’esterno. Poiché prevede un elevato investimento, è conveniente negli allevamenti di grandi dimensioni.


Struttura Impianto di Mungitura

Un impianto di mungitura è solitamente costituito da:

  • pompa del vuoto, che estrae l’aria dal circuito e crea una depressione costante;
  • regolatore del vuoto, che mantiene costante la pressione nell’impianto;
  • manometro, che indica il livello del vuoto;
  • le condutture, di due tipi: quelle  che convogliano il latte al vaso terminale e quelle che forniscono il vuoto ai gruppi prendicapezzolo;
  • pulsatore, che crea il vuoto in due fasi: una di depressione con uscita di aria (mungitura) e una di ripristino della pressione atmosferica (massaggio);
  • gruppo mungitore, costituito da gruppo prendicapezzolo, collettore, tubi del latte e dell’aria;
  • gruppo prendicapezzolo, costituito da una guaina di materiale elastico e morbido (es. silicone) che aderisce al capezzolo, da un portaguaina di plastica;
  • vaso terminale, solitamente di vetro, che viene svuotato a mano o in automatico.

I parametri di mungitura solitamente utilizzati nell’allevamento caprino sono:

  • livello del vuoto: 36-40 kPa
  • frequenza di pulsazioni: 90 p/min
  • rapporto di pulsazioni: 60-40%.

Pulizia dell’impianto

La pulizia dell’impianto di mungitura è fondamentale per ottenere un latte di alta qualità.
È necessario effettuare pulizia dopo ogni mungitura, due volte al giorno, e una pulizia più approfondita una volta a settimana.

La pulizia dopo ogni mungitura prevede:

  • risciacquo con acqua tiepida (15-20°C) di tutte le parti dell’impianto,
  • lavaggio con acqua e detergente alcalino per eliminare i residui organici del latte,
  • risciacquo finale con sola acqua.

La pulizia settimanale prevede invece:

  • lavaggio con acqua e detergente acido per eliminare i depositi duri del latte (“pietra del latte”, sali minerali),
  • risciacquo finale con sola acqua.

Approfondimenti

Presentiamo due manuali relativi alla MUNGITURA MECCANICA ovina e caprina pubblicati da Regione Autonoma della Sardegna e ERSAT Sardegna (Ente Regionale di Sviluppo e di Assistenza Tecnica) a cura del Prof. Antonio Pazzona dell’Università degli Studi di Sassari.

Mungitura