Listeriosi

La listeriosi, causata da specie patogene di Listeria, è un’infezione batterica che colpisce la maggior parte delle specie animali e l’essere umano; per questo viene classificata come una zoonosi.

SPECIE COLPITE
Ruminanti (soprattutto bovini e ovini), caprini, più raramente gli equini, suini, conigli, uccelli, altre specie animali e l’essere umano.

AGENTE PATOGENO
Listeria monocytogenes, molto più raramente Listeria ivanovii, sono i responsabili della listeriosi. Sono batteri saprofiti, gram positivi, a forma di bastoncino, hanno un’elevata resistenza al disseccamento, alle alte e basse temperature e alla luce.

EPIDEMIOLOGIA
I patogeni vivono nel tratto intestinale dell’essere umano e degli animali, provocando con le deiezioni l’inquinamento del suolo, delle acque e del foraggio. Il tratto intestinale non è l’unico serbatoio del patogeno infatti la Listeria può essere presente anche nel latte e nel materiale abortito. L’infezione avviene tramite l’ingestione di materiale infetto e raramente per contatto, in alcuni casi si ha la trasmissione diaplacentare dalla madre a al neonato.

SINTOMI
Il quadro sintomatologico della malattia è molto ampio, si possono infatti manifestare: febbre alta, congiuntivite, disturbi al sistema nervoso centrale (paralisi facciale, digrignamento dei denti, postura del capo non naturale). Nei caprini e negli ovini il decorso è acuto e si può arrivare spesso alla setticemia nel caso di giovani animali e all’aborto verso la fine della gravidanza. La malattia è pericolosa anche per l’uomo che può essere colpito da: meningite, setticemia e lesioni cutanee nelle mani e nelle braccia dopo aver toccato materiali infetti.

PREVENZIONE E CURA
Somministrare foraggi puliti, ben conservati e di cui si conosce la provenienza
Rispettare tutte le norme di biosicurezza
Mantenere l’igiene degli ambienti stallini, soprattutto dopo il parto
Gli animali colpiti da questa patologia possono essere trattati con le tetracicline che devono sempre essere prescritte dal veterinario. Il trattamento può non avere l’effetto sperato.